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Mites terram possident – WALL IN ART

Categoria punto di interesse:Arte contemporanea
Immagine di copertina del punto di interesse
Mappa dell'itinerario

In Valle Camonica, un’identica intenzione e pratica attraversa i millenni e collega idealmente i graffiti preistorici alla street art: utilizzare una parete per “raccontare” nello spazio aperto la vita nel suo dispiegarsi quotidiano e nel suo universo spirituale. Questa è la suggestione che anima WALL IN ART | Muri d’arte nella Valle dei Segni, il progetto artistico che invita nel territorio camuno street artist di fama internazionale per scrivere un nuovo capitolo della tradizione cominciata dai suoi abitanti già dal IV millennio a.C, e che mira alla creazione di un parco diffuso di arte pubblica che documenti la volontà della Valle dei Segni di riconfermarsi il luogo dei “segni” contemporanei.

“Mites terram possident” segna il ritorno di Borondo in strada con un’opera site-specific pensata, ispirata e strettamente legata all’ambiente di lavoro. L’artista spagnolo per Wall in Art ha lavorato sul grande muro che si affaccia su Piazza Casari a Malegno, sul Crocevia tra la chiesa parrocchiale e uno degli ingressi al centro storico, , dipingendo un opera aperta e dai diversi spunti.

Al centro della raffigurazione una grotta, ispirata a quella che si trova nei pressi del paese, si espande seguendo le regole di una prospettiva frontale, fino ad abbracciare la sequenza di archi, colonne e pilastri di una navata. La parte inferiore è stata invece trattata e preparata affinché i bambini camuni – circa un centinaio di ragazzi di età diverse al loro primo giorni di scuola – potessero lavorare e segnare l’opera in un processo in netta continuità con gli antichi abitanti della Valle Camonica.

Il risultato finale è caratterizzato da diversi elementi figurativi appartenenti ad epoche diverse e soprattutto tutti riconducibili al territorio. Questi si celano e svelano all’interno dello spazio pittorico come ad esempio il motto Mites terram possident, che non solo dà il titolo all’opera di Borondo ma è presente nei vecchi portali e nello stemma della città, le incisioni rupestri e quelle realizzate dagli studenti, le raffigurazioni di tecniche di restauro così come i richiami ad affreschi e pezzi mancanti.
La presenza di questa grande varietà di segni, simboli e loro stratificazioni e l’approccio pittorico altamente espressivo trasformano l’opera in una pittura aperta a differenti livelli di lettura ed interpretazione.

Accessibilità

La visione dell’opera è accessibile a tutti direttamente dalla strada. È possibile parcheggiare direttamente su Via Sant’Andrea o proseguire verso il piazzale On. Aldo Caprani dove è presente un posteggio riservato a persone diversamente abili.

Informazioni

Indirizzo

Piazza Padre Zaccaria Casari 25053 Malegno